Dicono che bisogna avere un blog, altrimenti come puoi far conoscere il tuo romanzo. Dicono che gli scrittori esordienti devono farsi un mazzo tanto per trovare spazio. Vai in libreria e lo vedi cosa occupa gli scaffali. Chiami i librai e ti dicono che fino a quando non sei famoso non ne vale la pena, di organizzare un incontro. Non tutti, per fortuna. Per non parlare delle recensioni sulle riviste. Ottenerne una è una guerra, dicono.
Dicono però che il web sia ancora libero, che il web sia estraneo alle logiche di mercato, che il web possa darti visibilità, se lo utilizzi bene. Dicono un sacco di cose, dicono, gli esperti. Dicono che i blog possono funzionare, se impari ad usarlo. Allora eccomi qua, ancora incompetente e ignaro, a scrivere il mio primo post di benvenuto.
L’ho intitolato, il mio blog, Sogni nei Cass(on)etti, sottotitolo Cronaca di un romanzo. L’ho intitolato così perché Cassonetti è il titolo del mio primo romanzo. L’ho intitolato così anche perché Cassonetti è uno dei miei Sogni nel Cassetto. E l’ho intitolato così perché vorrei parlare dei sogni nei cassetti. Ma pure di quelli nei cassonetti, ossia quelli dimenticati o gettati al vento. Vorrei parlare di come coltivarli, i sogni, di come alimentarli e infine realizzarli. E Cassonetti è lo spunto, perché Cassonetti è un sogno divenuto realtà. Un sogno a lungo atteso.
Ma non basta realizzarli, i sogni. Dopo comincia il bello e, credetemi, non ho la più pallida idea di come andrà a finire.
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