Come realizzare un sogno – Passo 1: Definire il proprio sogno

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Eliminando dal trattato il sogno come attività psichica notturna, in questa serie di post vorrei affrontare l’argomento di come si realizza un sogno; sogno inteso come sogno nel cassetto, desiderio non realizzato. Passo passo indicherò come trasformare un sogno in un progetto, e quali sono gli elementi da valutare per assicurarne la realizzazione.
Il primo passo sembra ovvio: definire il proprio sogno.
Sembra scontato ma in effetti ci sono persone che hanno rinunciato a sognare, perché magari qualcuno gli ha detto “scendi dalle nuvole, torna con i piedi per terra, i sogni sono irrealizzabili, la realtà e ben altro, non illuderti, bisogna adattarsi, ecc. ecc.”. Oppure perché ci hanno provato, a realizzare un sogno, ma non ci sono riusciti. E così hanno smesso di sognare. Beh, sognare è innanzitutto una capacità, una capacità innata, che va coltivata e sviluppata. Tutti i bambini ne sono capaci. Tutti i bambini sognano. Solo crescendo piano piano molti di loro, spesso soggiogati da adulti insoddisfatti e pessimisti, perdono questa capacità, la mettono in cantina. Beh, se sei uno di quelli che l’ha messa in cantina, la capacità di sognare, allora la devi ritirare fuori, spolverarla e alimentarla. Sognare è una capacità, il sogno l’oggetto del sognare. Utilizzando una metafora: sognare è l’auto che guidiamo, il sogno la meta che vogliamo raggiungere. Entrambi importanti e necessari. Possiamo avere un’auto potentissima ma non sapere dove andare, oppure una meta ben definita ma essere a piedi. In entrambi i casi non riusciremmo a realizzare i sogni. Dobbiamo perciò prenderci cura dell’auto e della meta, della capacità di sognare e del sogno.
Bene, incominciamo. Il primo passo è definire la meta: qual è il mio sogno?
Diventare scrittore? Trovare un lavoro che mi piace? Recitare in un film? Conquistare la mia vicina di casa? Vincere al superenalotto?
Definisci il tuo, senza timori. Lascia libera la fantasia. Non ti preoccupare della realtà, non mettere ostacoli. Non ora. Qualcuno ci prova a definire il sogno, ma un attimo dopo si dice “no, non è realizzabile!” e quindi smette. Beh, l’immaginazione non ha confini, è questo il bello. Il primo passo è lasciare la mente libera di sognare. Solo successivamente analizzeremo il sogno con criteri di oggettività. Non ora. Ora è presto. Lascia quindi la mente libera e chiediti: qual è il mio sogno? Cosa voglio realizzare nella vita che mi renderebbe felice, realizzato e orgoglioso di me stesso? Cosa mi farebbe stare veramente bene e in armonia con il mio essere?
Non mettere limiti alle risposte. Poi scrivile.
Cosa è venuto fuori?

Gianluca Antoni

Gianluca Antoni

Psicologo Psicoterapauta Ipnotista, Career Coach, Formatore, Scrittore

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