Il sogno deve essere formulato in termini positivi, ossia attraverso un’affermazione che non contenga negazioni. Ad esempio, “Voglio pubblicare un romanzo”, “Voglio fare il giro del mondo a piedi”, “Voglio trovare un lavoro che mi appassioni” sono affermazioni formulate in termini positivi. Mentre “Non voglio un impiego che mi annoi”, “Non voglio passare l’estate a casa”, “Non voglio ingrassare” sono tutte frasi che contengono una negazione, e per questo formulate male. Anche “Voglio smettere di fumare”, sebbene sembri un’affermazione positiva, in realtà nasconde una negazione in quanto è l’equivalente di “Non voglio più fumare!”.
Perché è così importante formulare il sogno in termini positivi? Innanzitutto è importante perché la nostra mente non ammette la negatività. Facciamo un esperimento, ti suggerirò di fare una cosa molto semplice: leggi la frase che segue e poi chiudi gli occhi: “NON IMMAGINARE UN PAPERO BLU!”. Cos’è successo? Hai immaginato un papero blu, vero?
Questo succede perché la mente funziona solo in positivo. Se gli suggerisci di non immaginare un papero blu, per prima cosa visualizza un papero blu, poi in seguito cerca di scacciarne l’immagine. Ma il papero blu è sempre lì, impresso nella mente, indelebile. E anche quando te ne dimentichi, se c’è qualcosa che in qualche modo è in grado di evocarlo, che so ti cade l’occhio su un manifesto con dei paperi, o all’edicola noti l’ultimo numero di Topolino, o ti imbatti in campagna in un’oca (che non è un papero ma gli assomiglia), la tua mente visualizza di nuovo il papero! Questo spiega perché non funziona l’intento “Voglio smettere di fumare!”, perché in testa ti rimane solo “fumare” e tutto quello che te lo può far ricordare diventa una tentazione a riprendere!
Il secondo motivo per cui è così importante formulare il sogno in termini positivi è che in questo modo diamo indicazioni precise di cosa vogliamo raggiungere alla nostra mente. “Voglio andare a Venezia!” è inequivocabile. Se dico invece “Non voglio andare a Milano!” la nostra mente sa cosa vuole evitare ma non ciò che desidera.
Quest’ultimo punto introduce il tema del desiderio e della paura. La nostra azione può essere motivata da poli opposti: per avvicinarci al piacere (desiderio) oppure per allontanarci dal dolore (paura). Quando parliamo di sogni, dobbiamo guardare al piacere. Mirare al piacere è una garanzia: infatti se ci avviciniamo al piacere automaticamente ci allontaniamo dal dolore.
Analizza quindi i sogni che hai scritto al temine del primo post. Li hai formulati in termini positivi? Se così non fosse, trasformali! Ogni cosa che non desideriamo possiede l’altra faccia della medaglia! Individua la tua!
Alla prossima puntata.
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