Al piccolo Enaiatollah Akbari alla fine gli vuoi bene. La sua storia ti coinvolge e ti fa riflettere. Soprattutto ora, con quel che succede a Lampedusa, e questa sempre più diffusa paura per l’immigrato. Nel mare ci sono i coccodrilli ti fa uscire dal tuo orticello che proteggi con le unghie, ti toglie il paraocchi per vedere che gli immigrati non sono dei numeri, sono delle persone. Non merce da smistare, ma vite da accogliere. Insomma, io lo consiglio, questo libro. Da leggere per riflettere. Ci può insegnare un po’ di umanità, che da quel che vedo in giro, purtroppo troppo spesso scarseggia.
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