È passato un anno dall’uscita di Cassonetti, un anno dalla realizzazione del sogno tanto agognato e cosa è cambiato? Quanto di ciò che sognavo è diventato realtà?
Perché quando hai in testa un sogno, c’è un prima e un dopo. Il prima è la vita che conduci, sicura e ben conosciuta; il dopo è un enigma, un mondo che si svela, caratterizzato, nella tua fantasia, da un cambiamento epocale, una rivoluzione che stravolge tutto, che ti rende diverso da quello che eri. Perché un sogno è tale proprio per questo: è un evento che, nella tua mente, ha il potere di cambiarti in positivo la vita.
Nella realtà invece, cosa succede? Pubblicare un romanzo è stato così stravolgente? Be’, nel mio caso, la risposta è semplice: “no, non lo è stato!” Forse perché (ancora ;)) non ho venduto un milione di copie, mi dico. Ma a chi la racconto? Non dipende dalle vendite. Se diventassi ricco condurrei la vita allo stesso modo. Qualche preoccupazione in meno, questo sì, ma sostanzialmente rimarrei quello che sono.
Ma se fuori di me dei cambiamenti epocali non ci sono stati, dentro qualche cosa si è mosso, e forse questo qualcosa ha un potere più dirompente di un milione di copie vendute. Difficile da spiegare se non con una semplice affermazione: “mi sento bene, decisamente meglio di prima!”. Una pace interiore, un’armonia con me stesso, per essere riuscito nel mio piccolo a lasciare un’impronta, a non essere, come recita Peter in Cassonetti, “una delle tante gocce che sparisce senza lasciare un segno”.
In quest’anno ho fatto quasi 30 presentazioni, ricevuto decine e decine di commenti e recensioni, ho incontrato i lettori, mi sono confrontato con loro, li ho ascoltati, li ho letti. E ognuno di loro mi ha riportato le sensazioni, i pensieri, le emozioni che Cassonetti gli ha evocato. A molti è piaciuto, a qualcuno moltissimo, a qualcun altro un po’ meno. E c’è a chi non è piaciuto affatto. Ma indipendentemente da quanto sia piaciuto, ogni volta è stato piacevole al massimo scoprire cosa li ha toccati, sentire dalla loro voce cosa li ha colpiti. E lì che senti di essere entrato un po’, magari solo per qualche ora, nella loro vita, nella loro mente, a volte nel loro cuore, e di aver lasciato un minuscolo segno.
Questa consapevolezza è il mio cambiamento epocale, dentro me. Mi far star meglio. Sorridere al mondo, essere fiducioso, concedermi di più agli altri e voler continuare su questa strada. E questo benessere ha un valore inestimabile.
Grazie a tutti, a chi ha letto Cassonetti e a chi ancora non l‘ha fatto ma ha intenzione di farlo. E anche a te che leggi questo post e magari hai deciso che non lo leggerai mai.
Ma mai dire mai! 😉
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