Io di Luca Bianchini avevo letto solo Instant Love, tanto tempo fa che nemmeno ricordo. Ricordo solo che mi era piaciuto, era scivolato via come un bicchiere d’acqua fresca in una torrida giornata estiva. Poi Luca lo ascolto in radio, su Radio 2, la mia radio preferita, quando mi sveglio presto la mattina, e mi sta simpatico. Qualche settimana fa Io che amo solo te, la sua ultima fatica letteraria, era l’offerta lampo del giorno di Amazon. Con meno di 2 euro potevi scaricarti il romanzo e salvarlo sul tuo Kindle. E un po’ per simpatia, un po’ per quel lontano ricordo di Instat Love, l’ho acquistato sulla fiducia, senza avere una reale intenzione di leggerlo, non subito perlomeno, data la pila di libri che mi aspettavano sul comodino. Invece ho letto l’incipit, poi la seconda pagina, l’intero primo capitolo, e non riuscivo a smettere, il romanzo mi aveva catturato. La sensazione del bicchiere d’acqua fresca era la medesima di Instant Love. Sensazione che mi ha accompagnato fino alla fine.
Io che amo solo te è un romanzo fresco, leggero, piacevole. Una commedia romantica a lieto fine ben scritta, che si legge tutto d’un fiato e ti fa venir voglia di intrufolarti in una festa di matrimonio pugliese con la curiosità viva di ascoltare tutti i pettegolezzi degli invitati, sulla coppia degli sposi e di tutta la parentela. Il romanticismo pervade tutto il racconto, e quando meno te l’aspetti, trovi piccole perle di saggezza sulla natura dell’amore, che ti fanno interrompere la lettura e riflettere. Cosa non da poco!
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