La fibromialgia è una sindrome caratterizzata da un dolore cronico e incoercibile che interessa numerosi distretti muscolo-scheletrici del corpo e vissuto in vario modo: da un indolenzimento costante fino a dolori acuti e insopportabili. Il dolore è comunque localizzato e accentuato in punti focali (tender points) in cui si attiva attraverso la digitopressione.
Sintomi
I sintomi correlati alla sindrome sono molteplici e influenzano sulla qualità della vita (il 30-40% di chi ci soffre si trova a dover lasciare o cambiare lavoro). Ecco i principali.
- Dolore muscolare: dolore che interessa numerosi distretti muscolo-scheletrici (ad esempio la colonna vertebrale, cingolo scapolare e pelvico, arti superiori e inferiori) talora con andamento migrante e distribuzione a macchia di leopardo.
- Fatica cronica: la fatica cronica è uno dei sintomi più comuni, può essere sia paralizzante sia fiaccante.
- Mal di testa: ricorrenti emicranie o cefalee di tipo tensivo sono presenti in circa il 70% delle persone che soffrono di fibromialgia.
- Problemi di memoria: problemi di memoria a breve termine o di perdita generale della memoria possono rappresentare un effetto della sindrome.
- Disturbi del sonno: difficoltà ad avere un sonno ristoratore, insonnia, mancanza di sonno profondo, sindrome delle gambe senza riposo e anche apnea notturna.
- Crampi al basso addome: costipazione, diarrea, dolore addominale, gas e gonfiore, colon irritabile e nausea compaiono in quasi la metà dei pazienti fibromialgici.
- Depressione: la fatica costante e la debolezza muscolare spesso isola socialmente la persona e la porta a sviluppare un disturbo depressivo.
- Ansia: avere a che fare con il dolore cronico crea un elevato livello di stress e rende ogni giorno sempre più difficile; questo genera ansia verso il futuro.
- Annebbiamento cerebrale: la stretta combinazione di fiacca, fatica muscolare e problemi di memoria può produrre la sensazione di camminare in tondo nella nebbia.
Cause
Le cause della fibromialgia sono ancora sconosciute e per questo gli scettici ancora l’additano come una malattia immaginaria, ma così non è. Studi recenti ipotizzano una genesi a livello del sistema nervoso centrale e una causalità multifattoriale (genetici, neurobiologici e psicologici).
Trattamento
Poiché l’eziopatogenesi rimane pressoché sconosciuta non esiste una terapia causale riconosciuta. L’approccio integrato che utilizza terapie farmacologiche, psicologiche e fisiche risulta quello di maggiore efficacia.
Fibromialgia e ipnosi
Nella trattamento della fibromialgia l’ipnosi rappresenta un ottimo strumento coadiuvante: migliora a breve termine la capacità di gestire positivamente il dolore cronico e altri parametri quali la qualità del sonno, il tono dell’umore, la fatica cronica e la complessiva qualità della vita.
La psicoterapia risulta inoltre utile per “lavorare” sugli aspetti che amplificano la sintomatologia quali la depressione, l’ansia, lo stress ed elaborare eventuali traumi profondi che hanno inciso sulla genesi della malattia.
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