L’efficacia dell’ipnosi nel controllo del dolore ha una storia documentata che risale addirittura alla prima metà dell’800 quando, prima dell’introduzione del cloroformio e dell’invenzione della moderna anestesiologia, l’ipnosi era largamente utilizzata come unico anestetico in chirurgia generale. Ancora oggi di fatto l’analgesia ipnotica viene utilizzata in alcune situazioni cliniche speciali, come in presenza di intolleranza o allergia ad anestetici. Nonostante i riscontri empirici, i meccanismi d’azione che operano durante lo stato ipnotico nell’eliminazione o nell’attenuazione della percezione del dolore rimangono ancora largamente sconosciuti anche se recenti studi elettrofisiologici e l’introduzione di neuroimaging rivelano un’azione sulle aree cerebrali deputate alla percezione del dolore.
Se l’ipnosi ha la capacità di eliminare del tutto la percezione del dolore, qual è l’effetto per il trattamento di uno dei disturbi più diffusi come il mal di testa?
Corydon Hammond della University of Utah Medicine ha passato in rassegna gli studi pubblicati su riviste mediche e scientifiche circa l’utilizzo dell’ipnosi clinica per il trattamento delle cefalee e dell’emicrania e ha dimostrato che l’ipnosi risulta un trattamento ben consolidato con un’efficacia statisticamente superiore o equivalente ai trattamenti farmacologici comunemente utilizzati, e con il vantaggio dell’assenza di effetti collaterali e di rischi di reazioni avverse.
L’efficacia nasce dalla combinazione di tecniche ipnotiche di rilassamento e immaginative e l’utilizzo quotidiano dell’autoipnosi. Questa combinazione porta alla riduzione dell’intensità, della durata e della frequenza degli attacchi sia di emicrania sia della cefalea di tipo tensivo con effetti a breve e a lungo termine. Altri benefici riscontrati sono:
- un cambiamento nella percezione del dolore;
- un maggior senso di controllo su di esso;
- una migliore capacità di prevenire la tensione antecedente l’attacco;
- un grado minore di disabilità dovuta al mal di testa;
- una migliore qualità della vita.
Nella concretezza, l’intervento consiste nell’indurre la persona in uno stato ipnotico e poi fornire suggestioni di diverso tipo quali:
- sentire una allentamento della tensione e una riduzione dell’ansia;
- visualizzare la modificazione delle arterie del collo e della testa che da gonfie e palpitanti ritornano allo stato naturale per apportare la corretta quantità di sangue con la giusta pressione;
- rilassare progressivamente tutti i muscoli del corpo;
- creare anestesia in una parte del corpo (ad esempio una mano) e lasciarla traslare verso la zona dolorante della testa;
- trasformare il dolore in una sensazione meno fastidiosa e più tollerabile;
- traslare il dolore alla testa in una parte del corpo meno inabilitante;
- visualizzare un futuro prossimo positivo libero dal dolore.
Affinché l’intervento risulti ancor più efficace, ogni intervento dovrebbe essere “confezionato su misura” sulla singola persona in relazione alla sua personalità, al tipo di mal di testa e al suo significato. Qui entra in gioco la professionalità dell’ipnotista che deve valutare e individuare qual è la migliore chiave di accesso per intervenire sui meccanismi inconsci che regolano e alimentano il mal di testa in quanto ogni persona è unica e originale, e possiede una serratura diversa da ogni altra.
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