La terapia della Gestalt è una potente psicoterapia esperienziale incentrata sul contatto e la consapevolezza nel qui ed ora. Il terapeuta aiuta i clienti ad affrontare e superare i blocchi emotivi dolorosi, permettendogli di esplorare nuovi comportamenti, prima nella “sicurezza” della relazione terapeutica e poi, a seconda dei casi, nel mondo esterno. L’enfasi della terapia non è quello di parlare di quanto è successo, ma di sperimentare pienamente ciò che è e ciò che può essere.
A differenza della psicoanalisi, la psicoterapia della Gestalt non si concentra sul passato del cliente. Il passato non è trascurato, ma la sua importanza, tra cui quella della propria infanzia, non è quello che è successo allora, ma nel modo in cui influenza il presente. Quello che abbiamo vissuto e come ci siamo adattati a questa esperienza, si manifestano nel presente sia come il nostro “lavoro incompiuto” e stile di carattere, sia nel nostro modo di essere nel mondo. I terapeuti della Gestalt trattano direttamente con questi elementi nel “qui e ora”, per ampliare la consapevolezza e aiutare i loro clienti a vivere e apprezzare la loro piena essenza, liberandosi del dolore, della paura, dell’ansia, della depressione o della bassa autostima. Essi possono quindi scoprire chi sono veramente, e crescere nel modo più appropriato per loro.
Le origini della Terapia della Gestalt derivano da diverse fonti, tra cui la psicoanalisi (Wilhelm Reich), i teorici di campo (come Lewin), gli psicologi della Gestalt sperimentali (che studiano la natura della percezione visiva) e del Movimento Umanista-esistenziale. Ognuno ha fornito un proprio contributo alla Terapia della Gestalt. Dal lavoro di Reich, otteniamo la consapevolezza dell’impatto che lo nostra infanzia ha sul nostro carattere. I teorici del campo ci hanno aiutato a vedere la nostra interconnessione, che esistiamo come parte del nostro campo ambientale, e possiamo comprenderci solo in relazione a quel campo. Gli psicologi della Gestalt hanno dimostrato la natura olistica del nostro rapporto con il mondo, “Gestalt”, riferendosi che il tutto è più della somma delle sue parti. Lo psicodramma ha portato l’uso di giochi di ruolo e delle tecniche esperienziali attive. Alla fine degli anni 1940, Fritz e Laura Perls hanno integrato questi e altri elementi in un modello terapeutico potente ed efficace.